FAIR

Attraverso il progetto FAIR, prodotto in collaborazione con Sub-Ti Access , si intende promuovere la fruizione di contenuti cinematografici potenziati presso la categoria degli anziani che, a causa di disabilità sensoriali e della loro residenza in strutture in aree remote, si trovano esclusi dalla possibilità di partecipare alla vita culturale della comunità, sia come fruitori che come parte attiva.

In particolare saranno resi accessibili agli anziani dei film con i sottotitoli per le persone sorde e ipoacusiche e con l’audio descrizione per le persone cieche e ipovedenti, grazie all’utilizzo di tecnologie specifiche. I film potranno essere visti su diversi supporti (tv, computer, tablet, smartphone), diventando di fatto nuovi prodotti culturali (i film insieme ai loro specifici contenuti accessibili) fruibili da ogni tipo di utente.

Particolare attenzione verrà impiegata nello sviluppo di comandi semplici e intuitivi, che garantiscano facilità di utilizzo anche da parte di chi non è abituato a utilizzare la tecnologia digitale. I contenuti accessibili saranno sviluppati con riferimento alle esigenze specifiche degli utenti (membri della ageing society, i cui numeri sono in crescita costante).

Come funziona

La fruizione dei contenuti sarà possibile sia nel caso di visione individuale, sia nel caso di visione collettiva: i film potranno essere visti contemporaneamente da più persone, direttamente dallo stesso apparecchio televisivo (o altro strumento) in un’unica stanza, ma ognuno sarà libero di utilizzare contenuti accessibili diversificati che potranno essere ricevuti via smartphone, permettendo la fruizione dell’audio descrizione dal proprio device senza disturbare e infastidire gli altri spettatori. Si tratta di una soluzione facilmente attuabile in una casa di riposo o in un altro tipo di residenza, ma anche da utenti anziani ancora indipendenti seppur non digitalmente maturi.

Nello specifico, le persone sorde o ipoudenti potranno vedere il film con i sottotitoli sullo schermo, mentre le persone cieche o ipovedenti potranno seguire il film sentendo l’audio dalla TV e ascoltando contemporaneamente anche l’audiodescrizione – che nelle pause di dialogo descrive i personaggi e spiega ciò che accade – con le cuffiette collegate a uno smartphone. Tale audio commento si sincronizzerà automaticamente con il film.

Formazione
per i “facilitatori”

Pur essendo la tecnologia sviluppata in modo da consentirne il facile utilizzo anche da chi non è digitalmente avanzato, è prevista la formazione di un “facilitatore” che contribuirà all’alfabetizzazione digitale degli utenti, favorendone l’avanzamento del livello di maturità tecnologica.

Finalità inclusiva del progetto FAIR

Il progetto è pensato per la popolazione anziana che vive nelle residenze assistenziali, ma i contenuti accessibili saranno adatti a tutti i disabili sensoriali. Si crea quindi un patrimonio culturale (cinematografico) accessibile a chiunque abbia una forma di disabilità sensoriale (anziani e non). Gli utenti primari del progetto sono gli anziani in casa di riposo (che altrimenti non avrebbero modo di vedere e comprendere i film), ma anche persone completamente autosufficienti, seppur con disabilità uditive e/o visive, potranno beneficiare del film resi accessibili grazie al progetto.

Il progetto FAIR promuove quindi lo sviluppo di una comunità inclusiva anche rispetto ad altri segmenti di popolazione che presentano fragilità sensoriali e ne favorisce la transizione tecnologica tramite l’utilizzo diretto di strumenti digitali sofisticati ma di facile utilizzo.

  • La partecipazione ad attività culturali può aiutare a mantenere attivo il cervello e a ritardare il declino cognitivo.
  • La partecipazione a spettacoli o la visione di film e altre attività culturali può offrire un’occasione per socializzare e interagire con altre persone, attività che possono aiutare a combattere solitudine e isolamento comuni tra le persone anziane.
  • La partecipazione ad attività culturali può anche contribuire a migliorare il benessere fisico e mentale, aiutando a mantenere un sano equilibrio emotivo, ridurre lo stress e aumentare la qualità del sonno.
  • La partecipazione alle attività culturali contribuisce a mantenere un senso di appartenenza e di identità, sia a livello personale che comunitario.
  • La partecipazione alle attività culturali può anche contribuire a mantenere una maggiore autonomia e indipendenza negli anziani, aumentando autostima e senso di autoefficacia.
  • La partecipazione ad attività culturali, soprattutto se avviene in un contesto condiviso, può stimolare lo scambio intergenerazionale.
  • La partecipazione alle attività inclusive può contrastare l’insorgere di disagi mentali come la depressione.
  • In generale, la partecipazione alla vita culturale può offrire molte opportunità per migliorare la qualità della vita delle persone anziane e incoraggiare una maggiore attività fisica, mentale e sociale.

Prodotto da

In collaborazione con

e in collaborazione con

Il progetto FAIR è finanziato nell’ambito del PNRR M1C3 – Investimento 3.3

Finanziato dall’Unione Europea – Next Generation EU

La cultura è di tutti

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